Tiziano Terzani (Mantua, 7 September 2002, Festivaletteratura)

Mantua (Mantova), Italy. Palazzo Ducale, Cortile della Cavallerizza. 7 September 2002, 15:00. Festivealetteratura 2002 – literary festival in Mantua.

In Italian. Tiziano Terzani’s last public meeting. Speech about the themes which he described in the book „Letters Against the War”.

Length: 12’36”. Rai News 24.

LINK 1 (RAI), 12’35”: http://www.teche.rai.it/2017/06/tiziano-terzani-mantova-festivaletteratura-settembre-2002/

LINK 2 (IT-FILM), 4’37”: https://it-film.com/v-tiziano-terzani-berlusconi-e-tutto-il-resto-2002-TacvTAU2x0k.html

Spero che non avrete occasione di ricordare quello che dico: l’Iraq vuol dire poi attaccare l’Iran; Sharon, il premier israeliano, ha già detto che il vero cattivo della regione è Gheddafi, per cui poi avremo a che fare con la Siria e questo gioco non finirà mai. Non facciamoci più ingannare, ragioniamo e cominciamo a guardarci dentro per arrivare a quella conclusione che spero capirete, a cui mi pare di essere arrivato: non c’è soltanto da viaggiar fuori ma anche da viaggiar dentro e la guerra non è soltanto fuori e forse le vere radici della guerra non sono fuori di noi. La religione, l’economia, le bandiere, il nazionalismo sono le scintille che fanno scoccare le guerre.

─ Tiziano Terzani, 7 IX 2002

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«Mi si dice (…) che il giornalismo-spettacolo ha inquinato l’etica della professione, e che presto scompariranno quelli come me che vanno ancora a giro per il mondo con la pretesa d’inseguire qualche piccola verità. (…) Ma sono anche convinto che (…) anche questo mestiere (…) può continuare a essere visto come una missione, un servizio pubblico, un modo di vivere». Tiziano Terzani è stato inviato di „Der Spiegel” in Vietnam, Cambogia, Cina, Giappone, India. Giornalista italiano tra i più stimati a livello internazionale, ha recentemente pubblicato „Lettere contro la guerra”, pamphlet-denuncia sull’intervento occidentale in Afghanistan.

CRONACA        Terzani irrompe al Festival con il suo carisma magnetico, alcune lacrime di commozione lo sorprendono di fronte ad un pubblico seduto in ogni spazio utile. Una folla silenziosa e adorante, infatti, ha 'religiosamente’ assecondato le parole di Terzani contro la guerra, quella combattuta sul campo e quella al terrorismo. La sua unica qualità – sostiene l’autore – è di essere vero, e in quanto tale, si sente ossessionato dalla violenza, dalla guerra, che fronteggia con i suoi mezzi, quelli di un uomo «diverso e sincero». Riflessioni concrete, riflessioni profonde che hanno convinto tutti, come testimoniano le ore di fila per l’autografo e la caccia all’ultimo libro, „Lettere contro la guerra”, appunto.